GINO BIGON
Gino Bigon (1903-1968). Rappresentante. Fu, dopo Alvise Conte, la figura più rappresentativa del CAI di Schio tra le due guerre. Fondatore nel 1930 del Gruppo Grotte e vicepresidente della sezione nel 1932, ne fu successivamente presidente dal 1936 al 1943, gestendo in prima persona l'attività del sodalizio. Dopo il 1945 si trasferì a Verona.
[da T. SARTORE – G. CONFORTO, Cai di Schio cento anni: uomini e montagne dal 1892 al 1992, Club Alpino Italiano – Sezione di Schio, 1992, p. 210]
Gino Bigon (vero nome di battesimo Luigi) fu imprigionato nelle carceri di Schio alla fine del secondo conflitto mondiale, e venne ferito in occasione dell'Eccidio (notte tra il 6 ed il 7 luglio 1945), come riportato in Sentenza pronunciata dalla Corte di Assise di Milano per l'Eccidio di Schio, Tip. Meneghini, Thiene, 1987, p. 22. In Quaderni di storia e di cultura scledense, n. 3 (nov. 2004), p. 28 viene citata una sua testimonianza giurata relativa ai giorni che precedettero la strage.
Si fa cenno alle attività speleologiche del Bigon in seno al Gruppo Grotte della Società Alpina “Val Leogra” in L. BUSELLATO, Dimensione buio: storia e attività del Gruppo Grotte Club Alpino Italiano Sezione di Schio 1930-1990, Schio, 1991, p. 12-13, dove si può osservare anche una sua fotografia risalente al 1926.