Libri Moderni
Pavese, Cesare <1908-1950>
La bella estate / Cesare Pavese
Ed. speciale in corpo 18 per ipovedenti
Cercenasco : Marcovalerio, 2021
Liberi
Abstract:
Scritto nel 1940, questo racconto, ora riproposto da solo, venne pubblicato solo nel 1949, nel volume dal titolo omonimo che comprendeva Il diavolo sulle colline e Tra donne sole.
Ne “La bella estate” la protagonista è Ginia, una ragazza sedicenne di Torino che di professione fa la sarta. La giovane vive in maniera spensierata la sua età, abita in casa con il fratello Severino che fa l’operaio. Come tutte le adolescenti, Ginia sogna di essere felice e di avere un futuro pieno di cose belle (quella che Pavese chiama appunto “la bella estate“). Ma la vita di Ginia cambia improvvisamente quando stringe amicizia con Amelia, una ragazza che fa la modella e che la introduce nel mondo bohemien torinese. Frequentando il circolo dei pittori di cui Amelia fa parte, Ginia conosce Guido e ingenuamente se ne innamora.
Tramite Amelia la giovane diventa l’amante dell’artista, ma questi è poco interessato a lei e preferisce passare il suo tempo con gli altri pittori: in particolare Guido ha una forte amicizia con Rodrigues, che un tempo era stato l’amante di Amelia. Ginia si rende conto che l’interesse di Guido nei suoi confronti è esclusivamente di tipo sessuale, ma non riesce a dirgli di no. Questo stato di cose provoca nella ragazza un forte stato di frustrazione.
Un giorno Guido chiede a Ginia di farle da modella per un suo dipinto e di posare senza niente indosso. La ragazza accetta, ma mentre sta posando si accorge che dietro una tenda c’è Rodrigues. Presa dalla vergogna e dall’imbarazzo, Ginia scappa via mentre riecheggiano le parole dell’amato Guido che la definisce “scema” davanti all’amico. La relazione con Guido si chiude così, portandosi via tutti i sogni e le aspettative di Ginia. La “bella estate” tanto agognata cede il posto ad una realtà cruda e deprimente.