Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Nomi Aristoteles
× Editore Remondini
× Lingue Latino
× Nomi Cangemi, Laura
× Materiale Registrazioni non musicali
Includi: tutti i seguenti filtri
× Genere Fiction
× Nomi Simenon, Georges

Trovati 111 documenti.

Risultati da altre ricerche: Catalogo della Rete Bibliotecaria Vicentina

Mostra parametri
La prigione
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

La prigione / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2024

Biblioteca Adelphi

Abstract: «Quanti mesi, quanti anni ci vogliono perché un bambino diventi un ragazzo, e un ragazzo un uomo?». Ad Alain Poitaud, direttore appena trentaduenne di un settimanale di enorme successo, bastano poche ore per smettere di essere l’uomo che è stato e «diventare un altro». Accade in una piovosa sera di ottobre, allorché, tornando a casa per cambiarsi in vista di una cena in compagnia della moglie Jacqueline e della piccola corte di cui è solito circondarsi, trova ad aspettarlo davanti al portone un ispettore della Polizia giudiziaria. Poco dopo, al Quai des Orfèvres, si sentirà dire che Jacqueline ha ucciso la sorella minore, Adrienne, con un colpo di pistola, chiudendosi poi in un mutismo assoluto. La stampa ci metterà poco a scoprire che con Adrienne, per parecchi anni, Alain è andato a letto regolarmente, e parlerà di «dramma della gelosia», ma lui – l’uomo cinico, superficiale, mondano, il donnaiolo incallito sempre pronto a fare dell’ironia – comincerà a chiedersi quale sia stato il vero motivo di quel gesto. E mentre la polizia conduce la sua indagine, si interrogherà su quella giovane donna accondiscendente e discreta (tanto che fin dall’inizio l’ha chiamata Micetta), che ha sposato quasi per gioco, che gli è sempre stata accanto senza chiedere niente – ma, soprattutto, in un crescendo di smarrimento e di angoscia, si interrogherà su se stesso.

Delitto impunito
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Delitto impunito / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2023

Biblioteca Adelphi

Abstract: «Lo ucciderò». Non pensa ad altro Élie, da quando, nella pensione della signora Lange che è ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, è arrivato Michel. Ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, Michel è il rampollo di un’agiata famiglia romena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di Liegi un gruppo di connazionali. Élie invece ha una zazzera rossiccia e crespa, labbra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla natìa Vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stanza che non può permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. Per Michel, convinto com’è che tutti debbano amarlo, non è stato difficile sedurre la figlia della signora Lange, quella Louise nella cui schiva presenza Élie ha sempre trovato «un che di dolce, di rasserenante». E lui, Élie, se n’è accorto, perché una sera li ha visti baciarsi – e perché li guarda, ogni pomeriggio, dal buco della serratura, inorridito e affascinato al tempo stesso. Sì, deve fare giustizia Élie, deve eliminare quell’intruso che è venuto a sconvolgere il suo quieto universo. Quell’uomo «felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata». E lo farà – o almeno crederà di averlo fatto. Ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario dell’Arizona, se lo ritroverà davanti...

Gli altri
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Gli altri / Georges Simenon ; traduzione di Laura Frausin Guarino

Milano : Adelphi, 2023

Gli Adelphi ; 680

Abstract: «Lo zio Antoine è morto martedì, vigilia di Ognissanti, probabilmente intorno alle undici di sera. Quella stessa notte Colette ha tentato di buttarsi dalla finestra». Ha un incipit brusco e drammatico questo romanzo (scritto, caso più unico che raro nella vasta produzione di Simenon, in forma di diario), che ci immerge nell’atmosfera soffocante di una città di provincia – universo angusto e abitudinario, con le sue rigide gerarchie sociali, i suoi riti immutabili e, soprattutto, il peso schiacciante dello sguardo altrui sul destino degli individui. Attraverso il racconto dell’autore del diario, «un mediocre soddisfatto», e tuttavia capace di una visione lucida e disincantata della realtà, Simenon amplia l’orizzonte narrativo e mette in scena, come lui solo sa fare, la rappresentazione tragicomica della famiglia Huet, dilaniata da conflitti latenti e malcelati rancori, da rivalità e tradimenti. In attesa delle esequie dello zio, e soprattutto dell’apertura del testamento, verranno alla luce fragilità e solitudini, ambizioni e frustrazioni, meschinità e bassezze – ma anche, per una volta, virtù morali, e perfino eroismi.

Dietro le quinte della polizia
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Dietro le quinte della polizia / Georges Simenon ; traduzione di Lorenza Di Lella e Maria Laura Vanorio ; con una nota di Ena Marchi

Milano : Adelphi, 2022

Piccola biblioteca Adelphi ; 786

Abstract: È lo stesso commissario Maigret, nelle sue Memorie, a raccontare (in una esilarante mise en abyme) come gli era capitato di far visitare i locali della Polizia giudiziaria a uno scrittorello dotato di «giovanile sfrontatezza», tale Georges Sim. Nella realtà fu Xavier Guichard, che ne era il direttore, a proporre, all'inizio degli anni Trenta, a un Simenon che di Maigret ne aveva già pubblicati una mezza dozzina, di trascorrere qualche giorno al Quai des Orfèvres: giusto per rendere più verosimili il suo personaggio e l'ambiente in cui si muoveva. Lui non se lo fece ripetere due volte e ne approfittò anche per scrivere una serie di articoli. Tuttavia, poiché (come il lettore ha già potuto constatare nei tre precedenti volumi dei reportage) non di rado il romanziere eclissa il giornalista, non solo Simenon annota spunti per i suoi futuri romanzi, ma si toglie lo sfizio di raccontare celebri inchieste, casi giudiziari clamorosi, aneddoti singolari. Dai quali emerge anche uno spaccato della Parigi dell'epoca, con la fauna dei suoi quartieri malfamati, gli immigrati delle periferie, i ricchi borghesi delle strade eleganti, i piccoli artigiani degli arrondissement più poveri: una Parigi che già allora cominciava a cambiare profondamente - e che oggi è quasi del tutto scomparsa. Così com'è scomparsa quella polizia di cui Simenon ci mostra all'opera gli ultimi esemplari, e della quale non nasconde di rimpiangere i metodi sbrigativi ma efficaci. Con una Nota di Ena Marchi.

Pena la morte e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Pena la morte e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2022

Gli adelphi ; 650

Abstract: «È quasi sempre difficile, se non impossibile, sapere come e soprattutto quando le cose hanno avuto inizio, ma lui lo sapeva, al minuto, addirittura al secondo. Ci pensava di continuo, con la stessa cupezza, la stessa rabbia di un uomo nel pieno delle forze che all'improvviso scopre di essere minato da una malattia subdola. In che modo gli si era insinuata in testa quell'idea? Non si trattava di germi, infatti, ma di un'idea. Anche un'idea può presentarsi come una macchiolina da nulla alla quale sulle prime non prestiamo attenzione. Poi cominciamo a sbirciarla ogni tanto. Abbiamo l'impressione che cresca, che si allarghi. Ci sforziamo di farla sparire, ed è un po' come se ci grattassimo un foruncolo: continua a ingrandirsi, sempre più rapidamente, finché un giorno siamo costretti ad andare dal medico. Solo che di medici, per il suo caso, non ce n'erano».

Il dottor Bergelon
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Il dottor Bergelon / Georges Simenon ; traduzione di Laura Frausin Guarino

Milano : Adelphi, 2022

Biblioteca Adelphi

Abstract: «La parcella della prima operazione che mi procurerà sarà tutta per lei... In seguito, a ogni paziente che mi manderà, faremo a metà...»: questo aveva detto Mandalin, rinomato chirurgo e proprietario di una clinica di lusso. E quando il dottor Bergelon aveva dirottato sulla clinica la prima partoriente, Mandalin li aveva invitati a cena, lui e la moglie, nella sua bella casa dei quartieri alti, dove Bergelon aveva bevuto troppo, come Mandalin del resto, e poi tutto era andato storto, la partoriente era morta, e anche il bambino... Risultato: adesso il vedovo minacciava di ucciderlo - non Mandalin, ma lui, Bergelon! Eppure, ciò che spingerà il giovane medico a infrangere le regole di una tranquilla, e in definitiva soddisfacente, esistenza provinciale non sarà la paura di morire, né saranno le apprensioni di quella moglie rassegnata e piagnucolosa, ma un «lancinante bisogno di cambiamento», come la sensazione di avere addosso un vestito troppo stretto. «In lui» scrive Simenon «c'era una sorta di trepidazione, di ansia, una speranza, un'attesa, la voglia di fare un gesto - ma quale? -, di aprire non una porta, ma una strada, un mondo, una prospettiva nuova...». Come molti personaggi di Simenon, anche il dottor Bergelon ci proverà, a non accettare il suo destino, a togliersi di dosso quel vestito troppo stretto...

Il capanno di Flipke e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Il capanno di Flipke e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2022 (stampa 2021)

Gli Adelphi ; 636

Abstract: Anni cruciali, per Simenon, quelli che vanno dal 1941 al 1945. Mentre è assorbito dalla stesura del suo grande romanzo autobiografico, "Pedigree", riporta in servizio il commissario Maigret, che aveva mandato in pensione nel 1934, e matura due decisioni importanti: lasciare la maison Gallimard, che stampa le sue opere da quasi tre lustri, e trasferirsi con tutta la famiglia negli Stati Uniti. Tant'è: nel 1946, non molto tempo dopo essere sbarcato a New York, Simenon ha già una nuova vita «americana», un nuovo editore - e ben presto avrà anche una nuova moglie. Nel frattempo, continua a scrivere un libro ogni tre o quattro mesi, nonché una notevole quantità di racconti, che a volte pubblica su settimanali o riviste e a volte dimentica in un cassetto, e che negli anni successivi verranno assemblati un po' a casaccio, senza che l'autore se ne preoccupi granché: di quelli compresi in questo volume, per esempio, due sono apparsi a stampa solo nel 1992, e uno, "Il lutto di Fonsine", detiene il primato di essere stato incluso in ben tre raccolte diverse, nel 1950, nel 1954 e nel 1963. I dieci racconti qui riuniti sono stati scritti in Vandea fra il 1941 e il 1945.

Lo scialle di Marie Dudon e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Lo scialle di Marie Dudon e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2021

Gli Adelphi ; 623

Abstract: Georges Simenon ha sempre affermato che tra le inchieste di Maigret e i romanzi cosiddetti «duri» c'era una netta differenza: se le prime le scriveva fischiettando, per rilassarsi, i secondi gli costavano una gran fatica, fisica e mentale. Allo stesso modo, se le inchieste dell'Agenzia O e quelle del dottor Jean (composte alla fine degli anni Trenta) ci hanno fatto scoprire un Simenon leggero, ironico, persino gioviale, i racconti degli anni Quaranta e Cinquanta sono paragonabili, per argomenti e atmosfere, ai romanzi duri. Il denaro, per esempio (che anche nella vita di Simenon ha sempre avuto un ruolo perlomeno ambiguo), è un nodo centrale di parecchi di quelli riuniti in questo volume: come strumento per sottrarsi alla grettezza della vita quotidiana, o come invalicabile frontiera tra le classi sociali. Analogamente, incontriamo qui alcune figure femminili che potremmo definire archetipiche: la madre castratrice e tirannica, la moglie bisbetica e lamentosa, la prostituta accogliente. Scritti in Vandea nel 1940, questi dieci racconti sono apparsi tra la fine di quell'anno e i primi mesi del seguente sul settimanale « Gringoire » (tranne uno, Les cent mille francs de « P'tite Madame », uscito sulla rivista femminile « Notre Coeur »).

La fattoria di Coup de Vague
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

La fattoria di Coup de Vague / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2021

Biblioteca Adelphi ; 716

Abstract: Ogni mattina, da tutte le case prospicienti la spiaggia denominata, quasi fosse un presagio, Le Coup de Vague (alla lettera: «il colpo d'onda»), avanzano, nella melma e nei banchi di sabbia lasciati dall'oceano che via via si ritira, i carretti dei mitilicoltori che vanno a raccogliere ostriche e cozze. Tra loro, Jean e sua zia Hortense, «coriacea, granitica, solida», quasi fosse «fatta anche lei di calcare». È Hortense, insieme alla sorella Émilie, con la sua «faccia da suora», a mandare avanti la casa e l'azienda. E dalle zie Jean si lascia passivamente coccolare e tiranneggiare: gli va bene così, ha una motocicletta nuova, le partite a biliardo con gli amici e tutte le donne che vuole, perché è un pezzo di marcantonio, con i capelli neri e gli occhi azzurri. Quando però la ragazza che frequenta da alcuni mesi gli annuncia di essere incinta, la monotona serenità della loro vita viene travolta da qualcosa che assomiglia proprio a un'ondata, improvvisa, violenta. A sistemare la faccenda ci pensa, naturalmente, zia Hortense: basta conoscere il medico giusto, e pagare. Ma qualcosa va storto, e Jean è costretto a sposarla, quella Marthe pallida, spenta e sempre più malata, di cui le zie si prendono cura con zelo occhiuto e soffocante... Rari sono gli scrittori capaci, come Simenon, di portare alla luce, sotto la corteccia della rispettabilità piccolo-borghese, un verminaio di menzogne e di rancori, di ricatti e di ferocie.

La mano
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges - Curchod, Ronald

La mano / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2021

Biblioteca Adelphi

Abstract: Se Donald Dodd ha sposato Isabel anziché, come il suo amico Ray, una di quelle donne che fanno «pensare a un letto», se vive a Brentwood, Connecticut, anziché a New York, è perché ha sempre voluto che le cose, attorno a lui, «fossero solide, ordinate». Isabel è dolce, serena, indulgente, e in diciassette anni non gli ha mai rivolto un rimprovero. Eppure basta uno sguardo a fargli capire che lei intuisce, e non di rado disapprova, le sue azioni – perfino i suoi pensieri. Forse Isabel intuisce anche che gli capita di desiderarle, le donne di quel genere, «al punto da stringere i pugni per la rabbia». E quando, una notte che è ospite da loro, Ray scompare durante una terribile bufera di neve e Donald, che è andato a cercarlo, torna annunciando a lei e a Mona, la moglie dell’amico, di non essere riuscito a trovarlo, le ci vuole poco a intuire che mente, e a scoprire, poi, che in realtà è rimasto tutto il tempo nel fienile, a fumare una sigaretta dopo l’altra: perché era sbronzo, perché è vile – e perché cova un odio purissimo per quelli che al pari di Ray hanno avuto dalla vita ciò che a lui è stato negato. Isabel non dirà niente neanche quando Ray verrà trovato cadavere: si limiterà, ancora una volta, a rivolgere al marito uno di quei suoi sguardi acuminati e pieni di indulgenza. Né gli impedirà, pur non ignorando quanto sia attratto da Mona, di occuparsi, in veste di avvocato, della successione di Ray, e di far visita alla vedova più spesso del necessario. Ma Donald comincerà a non sopportare più quello sguardo che, giorno dopo giorno, lo spia, lo giudica – e quasi lo sbeffeggia.

Annette e la signora bionda e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Annette e la signora bionda e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2020

Gli Adelphi ; 598

Abstract: «Se Chincholle non fosse stato girato di spalle, intento ad armeggiare con la serratura di ferro battuto di un vecchio cassettone, avrebbero visto che piangeva. E forse per un istante gli balenò l'idea di gettarsi in ginocchio e confessare: «"La verità è che c'è un cadavere nella dispensa. Non so chi sia. Però mi pare di aver riconosciuto la barba del precedente inquilino... Non era olandese, lui, era ungherese... Aveva una bella moglie... Ha affittato la villa per tre mesi, ma sei settimane dopo ho ricevuto una lettera di disdetta da Roma". «E ora che sarebbe successo? La polizia! E articoli di cronaca sulla storia del cadavere nella dispensa! Nessuno avrebbe più voluto affittare la villa del delitto!».

I superstiti del Télémaque
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

I superstiti del Télémaque / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2020

Biblioteca Adelphi ; 710

Abstract: «Pierre è tutto forza, muscoli, salute. Charles è il cervello della famiglia!» diceva la gente. Tant'è che se Pierre aveva preso il brevetto di capitano era stato solo grazie all'aiuto di Charles. Dei gemelli Canut, tutti preferivano Pierre, «Pierre che viveva appieno la vita, Pierre che era bello, che era forte, Pierre che sorrideva sereno scrutando l'orizzonte e ispirava una fiducia immediata, un'immediata simpatia!». Mentre Charles, che era debole di petto e non poteva lavorare sui pescherecci come la maggior parte degli uomini di Fécamp, rimaneva nell'ombra del fratello. Per di più, era uno che «temeva di offendere le persone, di dar loro un dispiacere» - uno che non faceva altro che scusarsi. Eppure, il giorno in cui Pierre viene arrestato con l'accusa di aver ucciso l'ultimo dei superstiti del naufragio in cui il padre, trent'anni prima, aveva perso la vita in circostanze mai chiarite (si sospetta un caso di antropofagia), Charles decide di «sbarazzarsi di se stesso, di quel Canut timido e dimesso» che è sempre stato e di dimostrare a tutti di che cosa è capace: sarà lui a smascherare il vero assassino e a salvare il fratello! Ma nessuno come Simenon sa che non ci si sottrae al proprio daimon, e che gli dèi si divertono a vanificare i nostri sforzi più generosi. Due ragazzi segnati dalla morte atroce del padre, una madre impazzita dal dolore, un feroce omicidio: questi gli ingredienti di un romanzo di fenomenale potenza.

Il signor Cardinaud
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Il signor Cardinaud / Georges Simenon ; traduzione di Sergio Arecco

Milano : Adelphi, 2020

Biblioteca Adelphi

Abstract: «Lui non aveva ancora quindici anni e già l'amava. Non come si ama una donna ma come si ama un essere inaccessibile. Come, al tempo della prima comunione, aveva amato la Madonna». Alla fine Hubert Cardinaud è riuscito a sposarla, quella Marthe «di cui tutti dicevano che si dava delle arie». Così com'è riuscito, lui, il figlio del cestaio, a diventare un distinto impiegato: uno che la domenica, all'uscita della messa, scambia saluti compunti e soddisfatti con i conoscenti e poi, dopo essersi fermato in pasticceria a comprare un dolce, torna a casa dove la moglie sta cuocendo l'arrosto con le patate. Una domenica, però, trova l'arrosto bruciato e la casa vuota - e gli crolla il mondo addosso. Non gli ci vorrà molto per scoprire che Marthe se n'è andata con un poco di buono, e che tutti in città lo sanno, e lo compatiscono, e pensano che sia un uomo «finito, annientato». E invece no. Hubert decide di ritrovare Marthe, a ogni costo, di bere «il calice fino alla feccia». Simile a «una formica ostinata che segue ostinatamente la sua strada, il suo destino, e che, ogni volta che il carico le sfugge, lo afferra di nuovo, pur essendo quel carico più grosso di lei», andrà a cercare Marthe, perché il suo posto è lì, «accanto a lui e ai bambini», e perché confida «nel trionfo del bene sul male, nella supremazia dell'ordine sul disordine» - «nell'inevitabile, fatale armonia». Con la consueta acutezza psicologica, e una sorta di ammirata partecipazione, Simenon ci racconta di un amore eroico, capace di non indietreggiare di fronte al tradimento e alla vergogna.

Marie la strabica
5 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Marie la strabica / Georges Simenon ; traduzione di Laura Frausin Guarino

Milano : Adelphi, 2019

Biblioteca Adelphi

Abstract: Sylvie ha diciassette anni ed è bella, procace, impudica; ha un seno magnifico, che eccita gli uomini, e prova piacere «a guardarselo, ad afferrarlo a piene mani». Marie, che ha un anno più di lei, è brutta e strabica, timida e spaurita; a scuola le compagne «le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio». Da piccole, Sylvie le prometteva: «Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai». Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano. Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi. Marie, che appartiene alla razza delle creature «segnate dalla malasorte», la segue nella capitale, ma si rassegna all'esistenza mediocre a cui è destinata. Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell'aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?

La cattiva stella
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

La cattiva stella : e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2019

Gli Adelphi ; 575

Abstract: Non è detto che il turista da banane sia mal vestito, anzi spesso indosserà capi di buon taglio, vestigia di un guardaroba lussuoso. Sono americani, cechi, tedeschi, francesi... Alcuni hanno conosciuto un momento di gloria, altri si sono limitati a mangiarsi il patrimonio di famiglia o le rendite. Finché un giorno, quando già erano stufi della mediocrità o spaventati dalla miseria incombente, qualcuno ha detto loro: «Sulle isole del Pacifico si può ancora vivere come nel paradiso terrestre, senza soldi, senza vestiti, senza preoccuparsi del futuro...». Per pagarsi la traversata hanno venduto tutto quello che avevano. Allo sbarco le autorità locali, prudenti e spesso scottate, pretendono a titolo di cauzione il versamento del costo del biglietto di ritorno. Capite? L'indomani ogni buon turista da banane ha già comprato un pareo e un cappello di paglia intrecciata. Seminudo, sdegnando la città e i coloni che indossano completi bianchi e camicie con il colletto rigido, si dirige di buon passo verso le lunghissime spiagge.

Il castello dell'arsenico e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Il castello dell'arsenico e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2019

Gli Adelphi ; 566

Abstract: «Alle cinque ero là, come gli altri giorni... Stavo mandando giù un sandwich, e intanto mi guardavo intorno distrattamente... E a un tratto ho notato una donna che mi osservava sorridendo... «Non sono un dongiovanni, mi creda... Mi è sempre bastata mia moglie... «Ma quella lì... Mi sono subito chiesto che ci facesse in un locale così popolare... Le capita di andare al cinema, no?... Ha presente le dive americane, le vamp, come le chiamano?... «Be', dottore, avevo davanti agli occhi una vamp!...».

Il morto piovuto dal cielo e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges - Simenon, Georges

Il morto piovuto dal cielo e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2018

Abstract: «Il paese era grazioso e ridente come una miniatura. Non mancava neanche l'allegro rumore del martello sull'incudine del fabbro, né il caldo profumo del pane fresco che usciva dalla bottega del fornaio... «Il castello era la raffigurazione perfetta della casa felice, dell'eleganza sobria e discreta. L'uomo che vi abitava, e che era abbastanza ricco da poter condurre altrove una vita dissipata, coltivava piaceri sereni e profondi, l'ordine e il buon gusto. «Ma allora quella storia dei paletti, della buca ai piedi del fico e del metro srotolato in giardino?... «E l'altro tizio, che nessuno aveva riconosciuto e che chissà da dove veniva, come poteva essere Marcel Vauquelin-Radot, se quest'ultimo era ufficialmente morto da cinque anni?».

Il fiuto del dottor Jean e altri racconti
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Il fiuto del dottor Jean e altri racconti / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Milano : Adelphi, 2018

Gli Adelphi ; 541

Abstract: Il 1938 è per Simenon un anno fausto: pubblica, da Gallimard, dieci romanzi e due raccolte di novelle, nonché, nella collana «Police-Film», dieci nuove inchieste di Maigret (che pure, nel 1934, aveva deciso di mandare in pensione). Nel frattempo, mentre ristruttura una casa a Nieul-sur-Mer, nella Charente-Maritime, non smette di produrre a un ritmo infernale: «non romanzi, che avrebbero richiesto troppa concentrazione, ma racconti di una cinquantina di pagine, uno al giorno». Tra gli altri, nel corso del solo mese di maggio, ne scrive tredici dedicati al dottor Jean Dollent: un giovane medico di campagna che, per la sua statura non imponente, ma soprattutto perché è una persona semplice e gentile, i pazienti chiamano familiarmente «il dottor Jean», o anche solo «il dottorino». Irruente, competitivo ed entusiasta (nonché sensibile al fascino femminile e incline all'innamoramento), il dottorino scopre di possedere notevoli capacità investigative, di essere «un risolutore di enigmi umani» - simile, in questo, al commissario Maigret, e come lui pronto a mettersi nella pelle degli altri, a «vederli muoversi nel loro ambiente». Con Jean Dollent, Simenon ci regala un personaggio non meno accattivante dei componenti dell'Agenzia O - un personaggio capace di conquistarci al primo incontro.

Le persiane verdi
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

Le persiane verdi / Georges Simenon ; traduzione di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio

Milano : Adelphi, 2018

Biblioteca Adelphi

La casa dei Krull
0 0 0
Libri Moderni

Simenon, Georges

La casa dei Krull / Georges Simenon ; traduzione di Simona Mambrini

Milano : Adelphi, 2017

Biblioteca Adelphi ; 662

Abstract: La casa dei Krull è al margine estremo del paese, e loro stessi ne vengono tenuti ai margini. Benché naturalizzati, restano gli stranieri, i diversi. Da sempre, e nonostante gli sforzi fatti per integrarsi. Nel loro emporio non si serve la gente del luogo, neanche i vicini, ma solo le mogli dei marinai che a bordo delle chiatte percorrono il canale. E quando davanti all’emporio viene ripescato il cadavere di una ragazza violentata e uccisa, i sospetti cadono fatalmente su di loro. In un magistrale crescendo di tensione, e con un singolare (e formidabile) rovesciamento, vediamo montare l’ostilità della popolazione francese verso la famiglia tedesca, e l’avversione per una minoranza, che rappresenta un perfetto capro espiatorio, degenerare progressivamente in odio e violenza. Mentre all’interno della casa dei Krull ciascuno deve fare i conti con le proprie colpe e le proprie vergogne nascoste. In questo romanzo oscuramente profetico, scritto alla vigilia della guerra, Si-menon affronta un tema che gli sta molto a cuore, e lo fa scegliendo il punto di vista, disincantato e sagace, di un cugino dei Krull, un ospite tanto più inquietante, e imbarazzante, in quanto diverso, per così dire, al quadrato: diverso, come i Krull, dagli abitanti del paese, ma diverso anche da loro stessi, perché dotato di un buonumore «sconosciuto in quella casa», e di una disinvoltura, di una «leggerezza fisica e morale» che la rigida etica protestante paventa e aborre - e sarà proprio questa sua intollerabile estraneità a scatenare la tempesta.