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× Soggetto Genere: Racconti seriali e saghe

Trovati 3592 documenti.

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Christmas melodies [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Christmas melodies [audioregistrazione]

Milano : Red!, [2004]

Abstract: Christmas Melodies è indirizzato a coloro che della tradizione italiana e occidentale amano riascoltare i notissimi canti di Natale perennemente attuali: Tu scendi dalle stelle, Adeste Fideles, Stille Nacht, Jingle Bells, White Christmas. Ma il Natale coinvolge anche per la sua particolarissima atmosfera di gioia, che per molti va al di là della ricorrenza religiosa. Ecco, quindi, che accanto ai canti propriamente religiosi compaiono le celeberrime melodie di Strauss, le stesse che allietano milioni di persone durante il Concerto di Capodanno trasmesso da Vienna.EDITORIALErray

Canzoni di Natale [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Stilton, Geronimo

Canzoni di Natale [audioregistrazione] / Geronimo Stilton

[Casale Monferrato] : Piemme, [2004]

Fa parte di: Stilton, Geronimo. Canzoni di Natale [multimediale] / Geronimo Stilton

Alla Fiera dell'Est [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Branduardi, Angelo

Alla Fiera dell'Est [audioregistrazione] / Angelo Branduardi

Novelle scelte [audioregistrazione]
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Monografie

Verga, Giovanni <1840-1922>

Novelle scelte [audioregistrazione] / Giovanni Verga ; letture interpretate da Claudio Carini

[Perugia] : Recitar leggendo, c2004

Audiolibri [audioregistrazione]

Porrajmos [audioregistrazione]
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Monografie

Giuseppini, Andrea

Porrajmos [audioregistrazione] : la persecuzione nazista e fascista dei rom e dei sinti / audio documentario di Andrea Giuseppini ; con le voci di: Otto Rosenberg ... [et al.]

[Roma] : Audiodoc, c2004

La storie e le storie [audioregistrazione] ; DOC02

A Christmas Carol [audioregistrazione]
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Monografie

Dickens, Charles <1812-1870>

A Christmas Carol [audioregistrazione] / Charles Dickens ; read by Anton Lesser

[Redhill] : Naxos audioBooks, 2004

Classic fiction [audioregistrazione]

Io, la rivoluzione e il babbo
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Monografie

Cini, Daniele

Io, la rivoluzione e il babbo : diario del sessantotto / Daniele Cini

Roma : Voland, 2004

Finestre ; 2

Abstract: Il diario degli avvenimenti di quell'anno, redatto da un tredicenne figlio della borghesia di sinistra. Dalle manifestazioni dell'aprile al dicembre 1968, un adolescente racconta la sua crescita, politica e non. Il libro è corredato da numerose immagini e accompagnato da un cd con alcune delle canzoni dell'epoca, una sorta di leitmotiv di una generazione.

Marcovaldo, ovvero le stagioni in citta
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Disco (CD)

Calvino, Italo

Marcovaldo, ovvero le stagioni in citta / Italo Calvino ; la voce Marco Paolini ; la musica Tanit

Roma : Full record sound, c2003

Krono ; 1

Abstract: Il CD Audio raccoglie quattro racconti di Italo Calvino - Funghi in città, La villeggiatura in panchina, Il piccione comunale, La città smarrita nelle neve - del primo ciclo di stagioni in città dello scrittore. Una raccolta di pagine in bilico tra tenerezza e disincanto che la voce di Marco Paolini rende indimenticabile.

1: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 1 a cap. 11 [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Buzzati, Dino

1: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 1 a cap. 11 [audioregistrazione] / Dino Buzzati

Abstract: Il colonnello Sebastiano Procolo eredita da uno zio una parte di una grandissima tenuta boschiva a Valle di Fondo; l'altra parte, molto più grande, la eredita Benvenuto Procolo, figlio dodicenne di un fratello morto dell'ufficiale. E per volere testamentario Procolo il colonnello diviene tutore di Procolo l'orfano. Nuovi impegni, nuove responsabilità, ma soprattutto nuove possibilità di guadagno animano la mente del colonnello, che decide di dimettersi dal ruolo militare per dedicarsi completamente alla nuova terra. Se i soldati, liberi dal rigore e dalla severità a cui erano stati costretti dall'autorità del Procolo, tirano finalmente un sospiro di sollievo, non così l'autista o il servo dello zio deceduto, né la popolazione di Valle di Fondo, né il piccolo e malaticcio Benvenuto, né la parte più bella della foresta, il Bosco Vecchio, dove si ergono gli alberi più antichi della zona, o forse del mondo. Procolo ha in mente di tagliare, industrializzare, radere al suolo, arricchire. A nulla servono le suppliche della Commissione Forestale o le avvertenze del Bernardi, uomo alto e robustissimo di età indefinibile, a nulla. Il 15 giugno 1925 il colonnello Procolo ordina i primi abbattimenti: morirà l'abete Sallustio. Ma che cos'ha il Bosco Vecchio di così speciale? Tutti sanno che è dotato di una qualche particolarità, ma quando si tratta di definire in cosa questa consista, nessuno ne è capace. O forse qualcuno sì: i bambini ancora liberi dai pregiudizi. Loro sì che sanno che la foresta è popolata da geni, come il Bernardi, camuffato da forestale, o Sallustio, tragicamente ucciso dai progetti egoistici del Procolo. La foresta si difende a suo modo dalle barbarie del colonnello: un albero viene abbattuto, una bufera viene scatenata e Procolo, tra la folta e sconosciuta vegetazione, si perde. Ci penserà Bernardi a riportarlo a casa e un accordo verrà istituito tra umano e non umano: gli alberi non verranno più abbattuti e i geni si impegneranno a raccogliere tronchi e rami caduti spontaneamente e a condurli al di fuori della radura, dove i camion potranno raccoglierli senza disturbare la foresta. Ma a Procolo non basta, Procolo che riesce a trovarsi un solo alleato, un fedele suddito pronto ad eseguire qualsiasi ordine gli venga richiesto dal suo padrone: il vento Matteo, antico terribile vento imprigionato in una caverna dagli stessi geni molti anni prima ed ora libero grazie al colonnello. L'ordine del colonnello a Matteo è semplicissimo: uccidere quel ragazzo che gli impedisce di essere l'unico e il solo proprietario della Valle di Fondo. Niente di più facile per un vento impetuoso e devastatore? Forse, ma Matteo non è più quello di una volta...

3: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 21 a cap. 30 [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Buzzati, Dino

3: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 21 a cap. 30 [audioregistrazione] / Dino Buzzati

Abstract: Il colonnello Sebastiano Procolo eredita da uno zio una parte di una grandissima tenuta boschiva a Valle di Fondo; l'altra parte, molto più grande, la eredita Benvenuto Procolo, figlio dodicenne di un fratello morto dell'ufficiale. E per volere testamentario Procolo il colonnello diviene tutore di Procolo l'orfano. Nuovi impegni, nuove responsabilità, ma soprattutto nuove possibilità di guadagno animano la mente del colonnello, che decide di dimettersi dal ruolo militare per dedicarsi completamente alla nuova terra. Se i soldati, liberi dal rigore e dalla severità a cui erano stati costretti dall'autorità del Procolo, tirano finalmente un sospiro di sollievo, non così l'autista o il servo dello zio deceduto, né la popolazione di Valle di Fondo, né il piccolo e malaticcio Benvenuto, né la parte più bella della foresta, il Bosco Vecchio, dove si ergono gli alberi più antichi della zona, o forse del mondo. Procolo ha in mente di tagliare, industrializzare, radere al suolo, arricchire. A nulla servono le suppliche della Commissione Forestale o le avvertenze del Bernardi, uomo alto e robustissimo di età indefinibile, a nulla. Il 15 giugno 1925 il colonnello Procolo ordina i primi abbattimenti: morirà l'abete Sallustio. Ma che cos'ha il Bosco Vecchio di così speciale? Tutti sanno che è dotato di una qualche particolarità, ma quando si tratta di definire in cosa questa consista, nessuno ne è capace. O forse qualcuno sì: i bambini ancora liberi dai pregiudizi. Loro sì che sanno che la foresta è popolata da geni, come il Bernardi, camuffato da forestale, o Sallustio, tragicamente ucciso dai progetti egoistici del Procolo. La foresta si difende a suo modo dalle barbarie del colonnello: un albero viene abbattuto, una bufera viene scatenata e Procolo, tra la folta e sconosciuta vegetazione, si perde. Ci penserà Bernardi a riportarlo a casa e un accordo verrà istituito tra umano e non umano: gli alberi non verranno più abbattuti e i geni si impegneranno a raccogliere tronchi e rami caduti spontaneamente e a condurli al di fuori della radura, dove i camion potranno raccoglierli senza disturbare la foresta. Ma a Procolo non basta, Procolo che riesce a trovarsi un solo alleato, un fedele suddito pronto ad eseguire qualsiasi ordine gli venga richiesto dal suo padrone: il vento Matteo, antico terribile vento imprigionato in una caverna dagli stessi geni molti anni prima ed ora libero grazie al colonnello. L'ordine del colonnello a Matteo è semplicissimo: uccidere quel ragazzo che gli impedisce di essere l'unico e il solo proprietario della Valle di Fondo. Niente di più facile per un vento impetuoso e devastatore? Forse, ma Matteo non è più quello di una volta...

4: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 31 a cap. 40 [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Buzzati, Dino

4: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 31 a cap. 40 [audioregistrazione] / Dino Buzzati

Abstract: Il colonnello Sebastiano Procolo eredita da uno zio una parte di una grandissima tenuta boschiva a Valle di Fondo; l'altra parte, molto più grande, la eredita Benvenuto Procolo, figlio dodicenne di un fratello morto dell'ufficiale. E per volere testamentario Procolo il colonnello diviene tutore di Procolo l'orfano. Nuovi impegni, nuove responsabilità, ma soprattutto nuove possibilità di guadagno animano la mente del colonnello, che decide di dimettersi dal ruolo militare per dedicarsi completamente alla nuova terra. Se i soldati, liberi dal rigore e dalla severità a cui erano stati costretti dall'autorità del Procolo, tirano finalmente un sospiro di sollievo, non così l'autista o il servo dello zio deceduto, né la popolazione di Valle di Fondo, né il piccolo e malaticcio Benvenuto, né la parte più bella della foresta, il Bosco Vecchio, dove si ergono gli alberi più antichi della zona, o forse del mondo. Procolo ha in mente di tagliare, industrializzare, radere al suolo, arricchire. A nulla servono le suppliche della Commissione Forestale o le avvertenze del Bernardi, uomo alto e robustissimo di età indefinibile, a nulla. Il 15 giugno 1925 il colonnello Procolo ordina i primi abbattimenti: morirà l'abete Sallustio. Ma che cos'ha il Bosco Vecchio di così speciale? Tutti sanno che è dotato di una qualche particolarità, ma quando si tratta di definire in cosa questa consista, nessuno ne è capace. O forse qualcuno sì: i bambini ancora liberi dai pregiudizi. Loro sì che sanno che la foresta è popolata da geni, come il Bernardi, camuffato da forestale, o Sallustio, tragicamente ucciso dai progetti egoistici del Procolo. La foresta si difende a suo modo dalle barbarie del colonnello: un albero viene abbattuto, una bufera viene scatenata e Procolo, tra la folta e sconosciuta vegetazione, si perde. Ci penserà Bernardi a riportarlo a casa e un accordo verrà istituito tra umano e non umano: gli alberi non verranno più abbattuti e i geni si impegneranno a raccogliere tronchi e rami caduti spontaneamente e a condurli al di fuori della radura, dove i camion potranno raccoglierli senza disturbare la foresta. Ma a Procolo non basta, Procolo che riesce a trovarsi un solo alleato, un fedele suddito pronto ad eseguire qualsiasi ordine gli venga richiesto dal suo padrone: il vento Matteo, antico terribile vento imprigionato in una caverna dagli stessi geni molti anni prima ed ora libero grazie al colonnello. L'ordine del colonnello a Matteo è semplicissimo: uccidere quel ragazzo che gli impedisce di essere l'unico e il solo proprietario della Valle di Fondo. Niente di più facile per un vento impetuoso e devastatore? Forse, ma Matteo non è più quello di una volta...

2: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 12 a cap. 20 [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Buzzati, Dino

2: Il segreto del bosco vecchio. Da cap. 12 a cap. 20 [audioregistrazione] / Dino Buzzati

Abstract: Il colonnello Sebastiano Procolo eredita da uno zio una parte di una grandissima tenuta boschiva a Valle di Fondo; l'altra parte, molto più grande, la eredita Benvenuto Procolo, figlio dodicenne di un fratello morto dell'ufficiale. E per volere testamentario Procolo il colonnello diviene tutore di Procolo l'orfano. Nuovi impegni, nuove responsabilità, ma soprattutto nuove possibilità di guadagno animano la mente del colonnello, che decide di dimettersi dal ruolo militare per dedicarsi completamente alla nuova terra. Se i soldati, liberi dal rigore e dalla severità a cui erano stati costretti dall'autorità del Procolo, tirano finalmente un sospiro di sollievo, non così l'autista o il servo dello zio deceduto, né la popolazione di Valle di Fondo, né il piccolo e malaticcio Benvenuto, né la parte più bella della foresta, il Bosco Vecchio, dove si ergono gli alberi più antichi della zona, o forse del mondo. Procolo ha in mente di tagliare, industrializzare, radere al suolo, arricchire. A nulla servono le suppliche della Commissione Forestale o le avvertenze del Bernardi, uomo alto e robustissimo di età indefinibile, a nulla. Il 15 giugno 1925 il colonnello Procolo ordina i primi abbattimenti: morirà l'abete Sallustio. Ma che cos'ha il Bosco Vecchio di così speciale? Tutti sanno che è dotato di una qualche particolarità, ma quando si tratta di definire in cosa questa consista, nessuno ne è capace. O forse qualcuno sì: i bambini ancora liberi dai pregiudizi. Loro sì che sanno che la foresta è popolata da geni, come il Bernardi, camuffato da forestale, o Sallustio, tragicamente ucciso dai progetti egoistici del Procolo. La foresta si difende a suo modo dalle barbarie del colonnello: un albero viene abbattuto, una bufera viene scatenata e Procolo, tra la folta e sconosciuta vegetazione, si perde. Ci penserà Bernardi a riportarlo a casa e un accordo verrà istituito tra umano e non umano: gli alberi non verranno più abbattuti e i geni si impegneranno a raccogliere tronchi e rami caduti spontaneamente e a condurli al di fuori della radura, dove i camion potranno raccoglierli senza disturbare la foresta. Ma a Procolo non basta, Procolo che riesce a trovarsi un solo alleato, un fedele suddito pronto ad eseguire qualsiasi ordine gli venga richiesto dal suo padrone: il vento Matteo, antico terribile vento imprigionato in una caverna dagli stessi geni molti anni prima ed ora libero grazie al colonnello. L'ordine del colonnello a Matteo è semplicissimo: uccidere quel ragazzo che gli impedisce di essere l'unico e il solo proprietario della Valle di Fondo. Niente di più facile per un vento impetuoso e devastatore? Forse, ma Matteo non è più quello di una volta...

King Arthur and his knights [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Gibson, George

King Arthur and his knights [audioregistrazione] / retold by George Gibson

2: Mia bela istriana [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Savrinke <gruppo musicale>

2: Mia bela istriana [audioregistrazione] / Savrinke ; [prodotto dalla associazione internazionale Soraimar]

Oscar Wilde's short stories [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Heward, Victoria

Oscar Wilde's short stories [audioregistrazione] / [adapted by Victoria Heward]

Life sentence
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Disco (CD)

Ellis, David

Life sentence / David Ellis ; performed by Dick Hill

[S.l.] : Brilliance audio, 2003

Treasure island [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Sellen, Derek

Treasure island [audioregistrazione] / Robert Louis Stevenson ; [retold by Derek Sellen]

Quando emigranti ... [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Bertelli, Gualtiero

Quando emigranti ... [audioregistrazione] : canti dell'emigrazione italiana / Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle acque

Udine : Nota, [2003]

Le  voci di San Sabba [audioregistrazione]
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Disco (vinile)

Le voci di San Sabba [audioregistrazione] : [il processo per i crimini commessi nel lager nazista della Risiera di San Sabba a Trieste] / [un documentario sonoro di Andrea Giuseppini]

[S.l.] : Radioparole.it, c2003

Le voci di San Sabba [audioregistrazione] : il processo per i crimini commessi nel lager nazista della Risiera di San Sabba a Trieste / audio documentario di Andrea Giuseppini ; con le voci di: Marta Ascoli ... [et al.]. 1
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Disco (CD)

Le voci di San Sabba [audioregistrazione] : il processo per i crimini commessi nel lager nazista della Risiera di San Sabba a Trieste / audio documentario di Andrea Giuseppini ; con le voci di: Marta Ascoli ... [et al.]. 1 / [audio documentario diAndrea Giuseppini]